. una valle solcata dal torrente Bradanello


da "il mondo della memoria" della mia infanzia.

.. una valle solcata dal torrente Bradanello, cosparsa di vigneti, di piccole dimensioni, arricchiti da alberi da frutta(ciliegi, fichi, noci, noccioli, gelsi,etc.)..punteggiata da qualche "casino" e da piccoli rifugi per potersi riparare da eventuali calamità atmosferiche. Le viti non erano disposte in filari, ma in gruppi di tre-quattro e sorrette da canne conficcate nel terreno Erano tantissimi i possessori, che producevano vino solo per il fabbisogno familiare e se la vendemmia era stata ricca abbondante, il vino in esubero veniva venduto nelle proprie cantine facendo bandire "frasca nova, votta nova alla cantina di...... 
Mi ricordo del tempo della vendemmia a cui ho partecipato invitato da qualche amico. 

L'uva veniva staccata e deposta in piccoli tini che venivano poi trasportati al paese con gli asini . l'uva veniva versata nelle "tenazze" per essere pigiata..... 


Nelle strade del paese si diffondeva un odore di mosto che lasciava intravedere dopo la sedimentazione un vino cristallino, frizzante, maestoso, inebriante.

Dopo la vendemmia, il "saccheggio", la valle si tingeva di caleidoscopici gradazioni di colori creando uno spettacolare gioco fantasmagorico, magico, religioso che lasciava intravedre l'intervento di un grande pittore: il Dio dell'universo



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