Ecologia Umana del Codice Dracula: capitale invisibile tra Romania, Acerenza e Napoli

Il Capitale invisibile è il titolo di un libro pubblicato dal noto Pedagogista, Giovanni Gozzer, che riconosce alle idee il loro valore essenziale per accrescere il capitale visibile o materiale. Nel frequentare il Sannio con la sua ex capitale, Bojano, ho svolto, una prima volta, nel 2006, il ruolo di sacerdote Sannita che interrogava, con un agnello in mano, accanto al pontefice massimo che “sacrifica” un bambino, le divinità-la Tavola Osca d’Agnone del IV sec. a. C., indica le preghiere Sannite- per avere gli auspici di fondare Bojanum Vetus. Una seconda volta, invece, sposai 20 guerrieri Sanniti distintisi in battaglia e implorare per la fertilità la Dea del Matese, montagna sacra dei Sanniti Pentri, ricevendo un lusinghiero apprezzamento dal bojanese, Avv. Alessio Spina, che di Sanniti e e di arte del teatro se ne intende. Il rapporto, sia pure simulato, tra l’uomo e il divino, è stato dunque non solo letto sui libri, ma praticato nella società anche per ravvivare la memoria sannitica per l’identità delle genti che popolano l’antica regione storica, che è da istituire anche come XX regione amministrativa da denominare non Molisannio ma Sannio, con circa un milione di residenti, allargando il territorio molisano al beneventano, Sannio Alifano, ecc. Tale ipotesi è stata auspicata nel mio saggio “Piedimonte Matese e Letino tra Campania e Sannio”, Energie Culturali Contemporanee Editrice, Padova, 2011.































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