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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

21 novembre 2020 giornata nazionale degli alberi

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  Per non dimenticare pubblico l'albero dei miei ricordi ferito e tagliato con violenza

A Candaratë

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    A Candaratë    era un metodo di conservazione sotto sale della carne di maiale, carne che costituiva il piatto tipico dei “poveri”, e non solo, perché utilizzava le parti meno nobili del suino e cioè  rë spangèddë  (le costole),  u vuccularë  (la parte formata di grasso e di cotenna pendente tra il collo e la gola, chiamata anche guanciale),  a cotëchë  (la cotenna), i piedi,  rë vrécchjë  (le orecchie).             I veri poveri non erano in condizione di fare neanche  a candaratë.             Fino agli anni '70-'80 del secolo scorso nelle case, specialmente in quelle dei poveri, si faceva appunto uso della  candaratë.             Bisogna  ricordare al lettore che il maiale allevato era la “ricchezza” della famiglia per un intero anno, in quanto assicurava il salame (salsiccia, soppressata, cotechino), il prosciutto, il lardo, la sugna che si conservava nelle vesciche, il sanguinaccio, ecc, ecc. Insomma del maiale non si buttava nulla. Finanche le setole venivano u

Lampascioni: proprietà benefiche, impieghi culinari e domestici

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A SAN FELE ANTIPASTO PRANZO NATALIZIO " come cibo augurale" Appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, i lampascioni sono ricchi di virtù. Scopriamone proprietà benefiche, impieghi culinari e domestici I  lampascioni  sono i bulbi del  Muscari Comosum , appartenente alla famiglia delle Liliaceae.  Detti anche  lampagioni o giacinti dal pennacchio o cipolle delle serpi  dai contadini del Sud Italia, sono consciuti sin dai tempi antichi, ritenuti un autentico viagra naturale  dal poeta latino Ovidio che li consigliava nelle arti amatorie e da Plinio il Becchio che confermava che quelli di Megara stimolavano al massimo grado il desiderio amoroso, tanto che i Romani offrivano lampascioni nei pranzi nuziali come cibo augurale per i poteri afrodisiaci. Ricchi di acqua, fibre solubili, flavonoidi e minerali, questi preziosi bulbi hanno  proprietà lassative,  contrastando la stitichezza, sono diuretici ed emollienti. Riducono il rischio di cardiopatie, sono ipocalorici (contengono

San Fele and Badia di Santa Maria di Pierno

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San Fele   is a small Nativity scene and reaching it with the blaze of sunset is really exciting. Nestled between Monte Castello and Monte Torretta, is at more than 800 meters of altitude. If you come from Rapone, before crossing the threshold of the village you’ll find yourself in front of the access to the waterfalls of San Fele. The village is very picturesque and still preserves many medieval buildings and ruins of the castle-fortress. After San Fele by bike you follow the road going up again gently to reach, after 10 km, the  Badia di Santa Maria di Pierno  (managed by Friar Alberto, someone you’d better know!), one of the most ancient and evocative sanctuaries of Basilicata. It’s said to date back to the XII century and surely has witnessed many things, first of all the emigration of its citizens who, yea r after year, are now only about  three thousand peop le   TRADUZIONE ITALIANO San Fele è un piccolo presepe e raggiungerlo con il tripudio del tramonto è davvero emozionante. I