Lampascioni: proprietà benefiche, impieghi culinari e domestici

A SAN FELE ANTIPASTO PRANZO NATALIZIO "come cibo augurale"

Appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, i lampascioni sono ricchi di virtù. Scopriamone proprietà benefiche, impieghi culinari e domestici

lampascioni sono i bulbi del Muscari Comosum, appartenente alla famiglia delle Liliaceae. 

Detti anche lampagioni o giacinti dal pennacchio o cipolle delle serpi dai contadini del Sud Italia, sono consciuti sin dai tempi antichi, ritenuti un autentico viagra naturale dal poeta latino Ovidio che li consigliava nelle arti amatorie e da Plinio il Becchio che confermava che quelli di Megara stimolavano al massimo grado il desiderio amoroso, tanto che i Romani offrivano lampascioni nei pranzi nuziali come cibo augurale per i poteri afrodisiaci. Ricchi di acqua, fibre solubili, flavonoidi e minerali, questi preziosi bulbi hanno proprietà lassative, contrastando la stitichezza, sono diuretici ed emollienti. Riducono il rischio di cardiopatie, sono ipocalorici (contengono solo 30 calorie per 100 grammi) pertanto consigliati nele diete, abbasano la pressione sanguigna, prevengono la formazione di trombi, stimolano l’appetito e le funzioni digestive.

Antinfiammatori, antitumorali, inibendo, secondo diversi studi, la crescita delle cellule cancerogene, contrastano il colesterolo cattivo, contribuendo a mantenere in salute il fegato e l’apparato cardiocircolatorio, i tessuti connettivi e le cartilagini e abbassando, grazie a saponine e pectine, la percentuale di grasso corporeo. Ma i lampascioni, secondo la tradizione pugliese, hanno altre proprietà insolite.

L’impasto ottenuto pestando un bulbo crudo, con l’aggiunta di pochissimo miele, favorirebbe la maturazione dei foruncoli, contrastando acne e impurità della pelle, mentre, in caso di pentole di terracotta lesionate, metà lampascione, fregato sulla crepa e fatto essiccare, servirà ad utilizzarle ancora per molto tempo! Provare per credere! Tanti gli impieghi culinari. I bulbi sono ottimi bolliti e conditi con olio e aceto, fritti, soffritti, alla brace o al forno, come ingredienti per frittate, zupe, arrosti di carne e piatti di pesce, conservati sott’olio per accompagnare salumi e formaggi, sotto forma di patè per insaporire le fette di pane bruschettato o i crostini.

Commenti

Post popolari in questo blog

SAN FELE. LA NEVIERA DI CASA DONOFRIO EX RUGGIERO

LE SALSICCIE SANFELESI FATTE IN CASA

. una valle solcata dal torrente Bradanello