da "il mondo della memoria" della mia infanzia . .. una valle solcata dal torrente Bradanello, cosparsa di vigneti, di piccole dimensioni, arricchiti da alberi da frutta(ciliegi, fichi, noci, noccioli, gelsi,etc.)..punteggiata da qualche "casino" e da piccoli rifugi per potersi riparare da eventuali calamità atmosferiche. Le viti non erano disposte in filari, ma in gruppi di tre-quattro e sorrette da canne conficcate nel t erreno Erano tantissimi i possessori, che producevano vino solo per il fabbisogno familiare e se la vendemmia era stata ricca abbondante, il vino in esubero veniva venduto nelle proprie cantine facendo bandire "frasca nova, votta nova alla cantina di...... Mi ricordo del tempo della vendemmia a cui ho partecipato invitato da qualche amico. L'uva veniva staccata e deposta in piccoli tini che venivano poi trasportati al paese con gli asini . l'uva veniva versata nelle "tenazze" per essere pigiata..... ...
Muro Lucano, Acerenza, Tolve, Forenza, Fardella, San Fele , Bella, San Mauro Forte, sono alcuni dei comuni che hanno consegnato un dono speciale ai loro bambini Muro Lucano , Acerenza, Tolve, Forenza. E poi Fardella, San Fele , Bella, San Mauro Forte. Sono alcuni dei comuni lucani i cui sindaci hanno consegnato un dono speciale ai bambini che animano i propri paesi: un uovo di Pasqua per ogni piccol o cittadino, in alcuni casi con tanto di biglietto di auguri a firma del sindaco. A Muro Lucano e Tolve le uova di cioccolato sono state prodotte dalle piccole pasticcerie artigianali locali. “Toccherà a tutti noi, subito dopo questa crisi, costruire un nuovo modello di vita e avere una forte visione di quello che dovrà essere il futuro – scrive sui social il primo cittadino di Muro Lucano, Giovanni Setaro -. Nonostante tutto è importante conservare le nostre radici e tramandare alle future generazioni la nostra cultura”. Ad Acerenza le uova sono state o...
Coronavirus Basilicata, surreale intervista al portavoce del governatore Bardi “Tutte le notizie sulla Basilicata verranno fornite dal presidente della Regione Vito Bardi e dal direttore della sanità Ernesto Esposito, per il tramite del capo ufficio stampa o direttamente”. Recita così un comunicato della regione Basilicata. Provo dunque a chiedere un’intervista sulla grave situazione della gestione dell’emergenza Coronavirus in Basilicata (due persone sono decedute dopo che per giorni era stato loro negato il tampone) e il portavoce del presidente Bardi Massimo Calenda mi spiega che le domande posso farle a lui. Posso fare qualche domanda al presidente Bardi? Mi dica che riferisco, lui sta con Boccia. Vuole parlare della persona che è prematuramente scomparsa? Della morte di Antonio Nicastro, sì. E comunque in generale della gestione dell’emergenza in Basilicata. Sta succedendo che abbiamo il numero più basso di casi rispetto...
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