"La città di Melfi, governata precedentemente da Alfonso I Re di Aragona nel 1495 venne restituita a Troiano Caracciolo. Lo stesso Caracciolo, dopo il disastroso terremoto del 1456, si era adoperato alla ricostruzione della città e alla rifortificazione delle mura di cinta. Durante l'anno 1528, quando essa fu assediata da Francesco I Re di Francia, venuto a dissidio con l'Imperatore Carlo V, che aveva ereditato il Regno di Napoli dal avo materno Ferdinando il Cattolico, Francesco I si avvalse del famoso esercito denominato "Bande Nere", famoso per la sua crudeltà e ferocia, comandato dal noto Orazio Baglione, per vincere la grande resistenza opposta dalla città di Melfi, con un piccolo avamposto di uomini, formato da pochi soldati e dalla maggior parte di popolani armati di strumenti del proprio lavoro (forconi, roncole, picconi, asce, ecc.). Melfi fu più volte invitata dai francesi alla resa ed a cedere le armi, ma non accettò, privilegiando la morte gloriosa e