Dimensionamento scolastico. San Fele (Pz): Minori stranieri salverebbero il plesso
Voci dissonanti sul nuovo piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per il triennio 2018-2021 adottato nel Potentino, oggetto della contesa nell’ultima assemblea dei sindaci fino all’approvazione nel consiglio provinciale. Tra le opposizioni al taglio di 10 istituti – 6 nel solo primo ciclo – con passaggio da 85 a 75, le proteste del sindaco di Tolve, Pepe, ed in particolare nel comune di San Fele. Lo scorso 28 dicembre, infatti, con delibera consiliare votata all’unanimità, il centro della Valle di Vitalba ha deciso di non recepire il decreto che elimina l’Istituto Comprensivo per accorparlo a Bella. Decisione che incide anche sugli studenti di Ruvo del Monte e Rapone, fino a quest’anno con lezione proprio a San Fele, i quali sono stati dirottati ad Atella. Il sindaco sanfelese Donato Sperduto si è detto “fuducioso, insieme ai colleghi di Ruvo del Monte e Rapone che in audizione nella quarta commissione consiliare regionale si terrà conto della volontà dei Comuni così come previsto dalla norma innanzi richiamata e dalle linee guida regionali”. In favore di un dietrofront ci sarebbe il mancato conteggio da parte dell’Ufficio Scolastico regionale dei 95 minori stranieri presenti sul territorio e coinvolti dai progetti di accoglienza. Questi, aggiunti ai 307 studenti registrati, secondo l’amministrazione pubblica, inciderebbero sul totale dei frequentanti, scongiurando la chiusura del plesso ed anzi con proposta di inglobare Atella. Dunque, vicenda tutt’altro che decisa. Davvero un “caso scuola” che potrebbe cambiare il destino dell’utenza in Basilicata.
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