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Visualizzazione dei post da aprile, 2010

SEI MILIONI DI EURO PER INTERVENTI SUL PATRIMONIO SCOLASTICO

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"La Conferenza Unificata ha approvato ieri il piano stralcio di interventi sul patrimonio scolastico per un importo di 350 milioni di euro, di cui circa 6 milioni di euro assegnati a province e comuni della Basilicata''. Ne ha dato notizia il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, componente della Presidenza Upi e della Conferenza Unificata. Gli interventi sono stati selezionati sulla base delle segnalazioni giunte dai gruppi di coordinamento regionale che hanno predisposto un primo programma di interventi urgenti finalizzati alla rimozione immediata delle situazioni di pericolo accertate. ''E' un primo segnale - ha sottolineato Lacorazza - che rispetto ad un fabbisogno di 1000 milioni di euro per coprire 6900 richieste individua gli interventi più urgenti. E' necessario, senza dubbio, impegnare il governo a finanziare tutte le richieste e, soprattutto, ad individuare con tempi celeri il resto delle risorse da assegnare a province e comuni.

Sicurezza Scuole: le Regioni chiedono di incontrare il Ministro

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“Un incontro urgente al Ministro dell’Istruzione Gelmini, perché il tema della sicurezza delle scuole è prioritario”. Lo chiedono i Presidenti delle Regioni, dopo la Conferenza tenutasi il 22 aprile scorso. Le Regioni sottolineano che, del miliardo di euro stanziato dalla Finanziaria 2009 ( leggi tutto ), 235 milioni sono stati dirottati sull’emergenza terremoto in Abruzzo. “C’è stato uno stralcio per un piano da 350 milioni - ha spiegato il presidente della regione Basilicata, Vito De Filippo - ma molte regioni non si ritrovano con le assegnazioni, con la ripartizione delle somme e con gli interventi da fare”. A questo punto le Regioni vogliono chiarezza sia sugli interventi sia sui 650 milioni a copertura del miliardo di euro di partenza. Sono quindi 350 i milioni di euro che dovranno ora ottenere il via libera del Cipe. Come presidente della Regione Basilicata, De Filippo ha aggiunto che alcune Regioni del Sud non condividono il fatto che si usino ancora una volta risorse del Fondo